La storia del Figlio – Le origini del male – Recensione

La Storia della Salvezza, così come nessuno ha mai osato raccontare

 

Ho avuto il privilegio di recensire in anteprima un racconto illustrato scritto da uno dei nostri autori e co-fondatore di Keynerd, Alessandro Pacifico, noto con i suoi pseudonimi Alex Pac-Man e Alex Pac. Oltre alla sua passione per la cultura nerd e i fumetti, Alex è sempre stato affascinato dalla protologia, ma non in senso tradizionale come la intendono i cristiani. La sua prospettiva è molto più ampia, affrontando temi quali l’origine del mondo, dell’uomo e delle religioni in un contesto profondamente complesso, spiegabile attraverso le conoscenze attuali e le regole della narrativa moderna. Da un lato, Alex è un appassionato nerd, immerso nella cultura geek, ma dall’altro cela una profonda spiritualità e un amore per la narrativa che affonda le radici nella Storia delle Storie.

 

Una Storia che molti non sanno più raccontare…

 

L’Eden, come verrà spiegato nel racconto, non è tanto non luogo, ma la famiglia dei Figli di Dio. Ogni luogo da loro abitato diviene l’Eden: il paradiso terrestre

 

Alludo alla Storia della Salvezza, da Adamo fino a Gesù. Per quanto il materiale a disposizione sia tanto e permetterebbe a qualsiasi scrittore di tirare fuori qualcosa di straordinario, almeno per quanto riguarda la narrativa, questo non accade quasi mai. E se accade, di solito è un pretesto per attaccare la religione piuttosto che per provare a comprenderla. Anche Alex, come molti di noi, fuggì dal corso della cresima per quanto brutta fosse la storia che il catechista gli stava proponendo già a partire dalla Genesi mosaica. Come lui stesso afferma sempre, fu Tolkien a farlo tornare cattolico. Ma abbracciando il punto di vista dell’autore de Il Signore degli Anelli, non poteva di certo farsi bastare quello che normalmente i preti ti rifilano nelle omelie della domenica.

 

Così dopo anni e anni di approfondimenti, che soltanto Alex vi potrà raccontare nel dettaglio, partorisce l’idea di provare a mostrare la Storia della Salvezza in un modo nuovo, più avvincente e, soprattutto, per certi versi più realistica rispetto gli immensi atti di fede che la Cristianità pretende di farci fare a cuore leggero.

 

La storia del Figlio – Le origini del male

 

Si tratta di un racconto illustrato, basato sia sulle Sacre Scritture che sulla mistica e il Talmud. Il genere in cui ricade è quello del racconto pseudo-storico, ma naturalmente essendoci elementi soprannaturali ci sarà anche chi cercherà di farlo passare per un “fantasy”. Lo si può considerare anche una sitentesi teologica di tutta la Storia della Salvezza. Per questo motivo è difficile trovargli una collocazione precisa riguardo al genere letterario a cui appartiene.

 

In ogni caso, la storia si divide in tre atti.

 

I atto: la prima famiglia di esseri umani

 

La storia del Figlio - Le origini del male, Prima famiglia

Nel primo atto, appare chiaro dalle immagini che Adamo non sia soltanto un “padre-padrone”, ma qualcosa di più…

 

La storia comincia dalla prima famiglia. Viene subito posto un enigma al lettore: Caino, a differenza dei suoi familiari, non ha un aspetto umano-angelico, ma animaliesco. Ma oltre al mistero di Caino appaiono altrettanto strani i comportamenti del primo uomo, Adamo, rispetto gli altri membri della famiglia. Il punto di vista che prevale nel primo atto è quello di Abele, che diversamente da come se lo immaginano molti credenti, non è un adulto ma un bambino che deve sottostare alle angherie del fratelastro maggiore.

 

II atto: un popolo di Dèi

 

La storia del Figlio - Le origini del male

Le battaglie tra Figli di Dio e Cainiti sono la parte più movimentata di tutto il II atto

Nel secondo atto si narra dei Figli di Dio, i cosiddetti Elohim di Genesi 6, 1-4, uno dei più grandi tabù per le religioni abramitiche. Soprattutto per il Cristianesimo.

 

Il protagonista del II atto è Set, terzogenito di Adamo che deve difendere le neonate comunità dei Figli di Dio dalla stirpe di Caino. Quest’ultima si rivela molto diversa non solo nell’aspetto, ma principalmente per la natura prevaricatrice e selvaggia che cerca di razziare i beni dei Figli di Dio. Sempre nel II atto, la Prima Donna, racconta ai suoi pronipoti ciò che accadde ai tempi in cui Adamo generò Caino. E infine la storia prosegue fino a Noé, l’ultimo rappresentate della stirpe divina.

 

Con Noé, comincia l’attesa messianica. Perché non soltanto gli ebrei, ma ancora prima i Figli di Dio attendevano un Salvatore.

 

III atto: Gesù il Nazareno

 

La storia del Figlio - Le origini del Male, Pietà

Molte illustrazioni hanno un linguaggio volutamente iconografico, in modo da rafforzare certi concetti senza il bisogno di esporli chiaramente nel racconto

 

Grazie a quanto esposto nei precedenti capitoli, appare chiaro da subito quale sia il ruolo di Gesù Cristo rispetto ai personaggi antidiluviani. E Alex, in quest’ultima parte del racconto, si limita a narrare il minimo indispensabile. Il fine è quello di mostrarci un punto di vista completamente diverso riguardo la famosa disputa tra Gesù e farisei poco prima della passione, morte e resurrezione di Cristo. Si tratta di un espediente per farci capire che le interpretazioni avanzate nei primi due atti trovano conferma nelle parole di Gesù. E c’è anche spazio per un grosso colpo di scena! Eh sì, molti forse storceranno il naso, perché tutti sappiamo che Gesù muore e risorge. Allora, quale altro colpo di scena può esserci? Invece ce ne sta uno bello grosso, che probabilmente farà stracciare le vesti a molti credenti! XD

 

Chi è il Figlio di Dio a cui allude il titolo?

 

Forse l’enigma principale è proprio il titolo dell’opera. Il libro prosegue mostrando i bozzetti dei personaggi con accanto dettagliate descrizioni di questi ultimi sia dal punto di vista fisico, biologico, psicologico che teologico. In pratica, se qualcuno è rimasto confuso riguardo alcuni passaggi della storia, potrà schiarirsi le idee con le descrizioni dei personaggi, che contengono al loro interno molte informazioni omesse volutamente durante il racconto diviso in tre atti.

 

Una storia davvero strana… ma coinvolgente!

 

Sì, perché non c’è nessun altro libro al mondo che può paragonarsi a La storia del Figlio – Le origini del male. Il racconto di Alex offre un punto di vista sconvolgente su cose che credenti e non danno da sempre per scontate sulla fede cristiana, sulla Genesi mosaica, sulla Bibbia, sull’inizio del Male, sulle origini dell’uomo e riguardo personaggi quali Gesù Cristo. Se ciò sia un bene o un male, dipenderà da come vivrete questa lettura. Sicuramente asfalterà la visione religiosa e/o ideologica di diverse persone, che forse non la prenderanno bene… Altri resteranno della loro, arrabbiandosi almeno un po’. Tuttavia, non siamo di fronte unopera scritta in malafede, come accadde, ad esempio, per Il Codice da Vinci che tentò di far passare per vere cose assolutamente inventate su Gesù Cristo. Per di più, con una forte dose di anticattolicesimo!

 

L’enigma più grande è da dove sia uscita fuori questa interpretazione della Storia della Salvezza da parte di Alex Pac. Naturalmente, per quello potete solo che chiedere a lui!

 

Conclusione

 

La storia del Figlio – Le origini del male è un racconto illustrato di pregevole fattura, ben scritto e illustrato da Zabulon, che vuole farvi innamorare di una Storia che per troppo tempo è stata raccontata in un modo, forse, poco convincente per le nuove generazioni. Non è un libro adatto a tutti e sicuramente richiede una notevole apertura mentale per poter essere letto in modo propositivo. Al di là di tutto, la storia è davvero inimmaginabile e, sicché, non ho paura di considerarla geniale. Normalmente, a fine recensione ci sarebbe il solito voto che va da una a cinque stelle. Ma per questa volta preferiamo che siate voi a tirare le somme. Per chi volesse comprare il libro su Amazon, può farlo QUI.

 

Adesso vi lascio al trailer de La storia del Figlio – Le origini del male, doppiato dalla sottoscritta!

 

 

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